DOMUS GALILAEAE – Domenica 27 novembre 2022, tre seminaristi del seminario Redemptoris Mater di Korazin sono stati ordinati diaconi da Sua Beatitudine Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme, durante una celebrazione concelebrata da mons. Rafic Nahra, Vicario patriarcale per Israele.
L’occasione è coincisa con la prima domenica di Avvento, durante la quale la Chiesa cattolica universale ha celebrato l’inizio del nuovo anno liturgico. La comunità della Domus Galilaeae ha gioito insieme quando i tre giovani hanno promesso di servire il Signore come diaconi, compiendo un altro passo nel loro cammino verso il sacerdozio.
Giacomo Dainotti, Paolo Felicetti, entrambi 32 anni, e Igino Sistilli, 29 anni, tutti italiani, hanno scelto il versetto Giovanni 12,25-26 per celebrare la loro ordinazione: “Chi ama la sua vita la perderà, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. Se qualcuno mi serve, mi segua; e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre mio lo onorerà”.
Situato vicino al Monte delle Beatitudini, p. Francesco Voltaggio, rettore del Seminario Redemptoris Mater, ha aperto la celebrazione dando il benvenuto a mons. Pizzaballa, mons. Nahra ea tutti i vescovi, seminaristi e fratelli del Cammino Neocatecumenale presenti. Poi Sua Beatitudine ha iniziato la celebrazione della Messa.
“In preparazione del tempo di Avvento, il Signore ci chiede di “stare svegli” per la Sua seconda venuta, nel senso che si aspetta che viviamo una vita cristiana centrata su di Lui, riponendo in Lui la nostra fiducia e fede, tenendo sempre presente che non non ha senso in una vita vissuta senza Cristo”, ha detto Sua Beatitudine commentando la lettura del Vangelo di Matteo (24,37-44).
“Servire la Chiesa all’altare è essere testimoni della presenza del Signore e far sentire la sua voce nel mondo. Questo è il dono più prezioso che ti può fare”. Queste le parole di incoraggiamento che il Patriarca ha rivolto ai tre ordinandi, prima di ringraziare le loro famiglie per averli presentati alla Chiesa Madre di Gerusalemme.
Indossando le loro nuove vesti, i nuovi diaconi hanno iniziato la loro missione al servizio della Chiesa cattolica, terminando la Messa con canti di adorazione a Dio.