IL SIGNORE VI HA ASPETTATO QUI SU QUESTA MONTAGNA

Giovanni Paolo II, 24/03/2000

Notizie dal Seminario RM di Galilea, maggio 2021

E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate (Ap 21,4). 

 

Carissimi,
l’annuncio di gioia che è risuonato il giorno di Pasqua in tutta la Santa Chiesa di Dio non si esaurisce, ma riempie ancora l’atmosfera, anche in questo nostro tempo, pieno degli antichi problemi dell’uomo vecchio, ma anche della nuova creazione che vive in Gesù Cristo. Realmente tale annuncio rinnova il corso della storia di ognuno di noi e ci spalanca la porta dell’amore di Dio e dell’eternità, che non ci verrà mai più chiusa, perché il Signore «ha ricoperto di confusione la morte e ha gettato nel pianto il diavolo» (Melitone di Sardi, Omelia sulla Pasqua).
 
Il Seminario con il Patriarca Latino di Gerusalemme Mons. Pizzaballa e il Vescovo Ausiliare emerito Mons. Marcuzzo
 
Proprio per «assaporare» ancor più questa gioia pasquale abbiamo voluto intraprendere, insieme ai seminaristi, un pellegrinaggio ai luoghi santi delle apparizioni del Signore Risorto durante l’Ottava di Pasqua. Abbiamo potuto così rallegrarci della buona notizia della resurrezione e della scelta del Signore di rivelarla a testimoni scelti per confermare la loro fede e inviarli a tutte le nazioni. Siamo stati a Gerusalemme, a Emmaus e sulla riva del lago di Tiberiade e in tutti questi luoghi abbiamo pregato anche per tutti voi, affinché il Signore Risorto vi conceda di custodire la gioia racchiusa in questo annuncio e di risorgere dalle notti buie, dalle sofferenze di cui non si vede il senso immediato e soprattutto dalle nostre infedeltà.
 
Il Seminario a Gerusalemme con l’Arcivescovo greco-cattolico emerito di Gerusalemme, Mons. Zrey
 
Da ormai più di una settimana, la Terra Santa è purtroppo al centro delle cronache mondiali per una nuova guerra che sta sempre di più lacerando il popolo israeliano e quello palestinese, mietendo vittime, spesso innocenti e indifese, e riaprendo antiche ferite. Qui sul Monte delle Beatitudini, finora, siamo stati al sicuro e tranquilli, benché addolorati per il precipitare della situazione e preoccupati perché anche in Galilea stanno accadendo fatti senza precedenti: in varie città e villaggi, ritenuti finora modelli di convivenza pacifica e di coesistenza, si stanno verificando gravi scontri tra ebrei e arabi, che speriamo e preghiamo non sfocino in una guerra civile.  Vi chiediamo di continuare a sostenere la nostra missione, specie nella preghiera, affinché possiamo essere, insieme ai cristiani che vivono qui, un ponte di riconciliazione e di pace, e donare la nostra vita per essere operatori di pace, uniti al Principe della Pace, che è Cristo.
 
Sappiamo che nell’ultimo periodo molti di voi siete stati particolarmente provati dal tempo difficile della pandemia. Vi siamo vicini, chiedendo che il Signore voglia donare a tutti noi la grazia di scorgere la bellezza del suo amore perfino nelle difficoltà e nelle sofferenze. Questa, infine, è la nostra speranza: che possiamo tutti vedere la vittoria del Signore sul male, sulla morte e sulla violenza che ci circonda, e restare in tutto uniti a Lui.
 
Vi auguriamo una Santa Festa di Pentecoste, che il Signore vi ricolmi sempre più del suo Santo Spirito e della sua Pace!

 

I formatori del Seminario,
d. Francesco Giosuè Voltaggio
d. Paolo Alfieri
d. Germano Lori
d. Juan Pablo Diez Llamazares
 
Il Seminario al Patriarcato Greco-Cattolico di Gerusalemme con Mons. Ayyash, Arcivescovo greco-cattolico di Gerusalemme, e con Mons. Zrey, Arcivescovo emerito