Cari fratelli e amici del Seminario,
desideriamo condividere con voi la gioia e lo stupore per le meraviglie che il Signore continua ad operare nella missione qui in Terra Santa e particolarmente nel nostro Seminario.
Quest’anno altri sei ragazzi provenienti da Italia, Spagna, Polonia e Israele si sono uniti a noi per iniziare il loro percorso di formazione verso il presbiterato. Insieme agli altri (siamo arrivati a 35 seminaristi), stanno camminando con grande coraggio, affrontando con zelo e serietà la sfida dell’apprendimento delle lingue (soprattutto dell’arabo), della vita comunitaria nel Seminario, dello studio di filosofia e teologia, indispensabili per la loro preparazione.
Nei mesi di dicembre e gennaio ci ha onorato della sua presenza il Cardinal Paul Josef Cordes, che ha tenuto un corso di teologia sul sacramento dell’Ordine. È stata un’occasione unica per i nostri ragazzi: poter attingere dall’esperienza di qualcuno che è stato diretto collaboratore di san Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, essendo stato prima vice-presidente del Pontificio Consiglio per i Laici e incaricato ad personam da S. Giovanni Paolo II per l’apostolato nelle Comunità Neocatecumenali, e poi presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum.
Alcuni seminaristi, il Prefetto degli studi e il Padre Spirituale con il Card. Cordes
Alcuni seminaristi stanno vivendo un tempo di missione, una fondamentale esperienza di servizio all’evangelizzazione in diverse zone del mondo, in particolare nel Medio Oriente: a Haifa ed Eilat (Israele), in Giordania, in Egitto, in Bahrein, in Spagna, in Ucraina e in Costa d’Avorio.
Pochi giorni fa, abbiamo avuto la gioia di ricevere la prima visita ufficiale al Seminario da parte del nuovo Arcivescovo greco-cattolico della Galilea, Mons. George Bakouni, il quale ha incoraggiato molto la nostra opera, affermando con forza che siamo «suoi alleati» nell’opera di evangelizzazione in Galilea e ribadendo l’urgenza, per la sua diocesi, di formare nel nostro Seminario sacerdoti celibi e missionari, disposti a essere inviati nel Medio Oriente e nel mondo intero. A questo fine, nel nostro seminario si stanno formando cinque ragazzi greco-cattolici (provenienti dalla Galilea, dalla Giudea e dalla Giordania), oltre a due maroniti (provenienti dal Libano e da Israele).
I formatori e i seminaristi con l’Arcivescovo greco-cattolico della Galilea
I presbiteri che si sono formati nel nostro Seminario vivono oggi il loro ministero in luoghi dove la loro presenza è un sostegno provvidenziale per la difficile vita dei cristiani di Terra Santa. Carlos è parroco a Eilat, all’estremo sud di Israele, vicino ai confini con Egitto, Giordania e Arabia Saudita, in una parrocchia di recente fondazione nella quale si deve ancora costruire sia la chiesa di mattoni che quella di persone. Paolo e Leandro sono vicari a Zababde e Ramallah, nei Territori palestinesi, e si stanno confrontando con un ambiente esasperato da forti tensioni sociali.
Juan David, Cristian e Davide, vicari in Giordania, vivono ora l’emergenza dell’accoglienza dei profughi provenienti da Iraq e Siria: centinaia di fratelli duramente provati dai traumi della guerra, per i quali l’unico conforto possibile nel dramma che stanno vivendo è ricevere l’annuncio dell’amore di Gesù Cristo che è morto e risorto anche per ciascuno di loro.
Carissimi, tutto questo è stato possibile realizzarlo per grazia di Dio, di cui anche voi siete strumento prezioso con il sostegno che ci offrite. Confidiamo nella Provvidenza di Dio e nella vostra carità, dati i tempi difficili in cui versa la chiesa in Medio Oriente…
Con gratitudine sincera vi benediciamo e vi auguriamo una santa Quaresima ricca di frutti spirituali.
Con affetto fraterno in Cristo,
I formatori del Seminario,
d. Francesco Giosuè Voltaggio
d. Diego Sanchez Alcolea
d. Germano Lori
d. Antonio Martin Carrasco